AwArtMali
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Newsletter Dicembre 2019

La carovana di teatro itinerante del progetto AwArtMali

Far crescere la consapevolezza e informare attraverso l’arte e la cultura

Il progetto AwArtMali

Il progetto AwArtMali ha come obiettivo contribuire al cambiamento della percezione e dei comportamenti dei Maliani che guardano alla migrazione irregolare verso l’Europa come l’unica soluzione ai loro problemi sociali ed economici. Strumento di tutto questo è la campagna di informazione TAMA365 che si caratterizza per essere una campagna multicanale e soprattutto in grado di utilizzare anche gli strumenti tradizionali propri dell’arte e della cultura ancora vivi nel popolo maliano.

Non solo campagna mediatica

La campagna di sensibilizzazione infatti non si serve solo dei mezzi di comunicazione come la radio, app e blog. Tra le varie attività mirate al cambiamento del comportamento dei Maliani rispetto alla migrazione, vi è anche uno spettacolo teatrale itinerante che spostandosi di città in città, di villaggio in villaggio, contribuirà a realizzare gli obiettivi del progetto e a raggiungere le persone da informare e sensibilizzare in maniera più diretta ed efficace.

L’obiettivo è quello di scrivere uno spettacolo teatrale in cui l’audience possa riconoscersi, sentirsi partecipe e interagire in modo da creare uno scambio di informazioni riguardanti le possibilità del percorso migratorio. Si costruirà una carovana teatrale “panafricana”, che sarà composta da attori maliani e non solo, musicisti ma anche educatori, il cui compito sarà quello di catturare l’attenzione della popolazione creando canali di comunicazione attraverso il linguaggio artistico, linguaggio universale per eccellenza.

La scelta della Carovana non è infatti casuale, essa rappresenta simbolicamente la migrazione. Questa memoria, che affonda le radici nella profondità della cultura africana e non solo maliana, sarà utilizzata come strumento chiave per creare discussione e sensibilizzare sul tema della migrazione.

Come è avvenuto con gli altri strumenti della campagna, si è voluto dare una forte impronta culturale, utilizzando la lingua bambara, musica, danze, maschere e attori locali, in modo da entrare in diretto contatto con gli spettatori toccando temi e storie a loro familiari. Questo è possibile solo attraverso il teatro, che con leggerezza e divertimento può entrare nell’immaginario delle persone anche trattando temi drammatici.

Naturalmente, la costruzione dello spettacolo è avvenuta attraverso una stretta collaborazione tra Farneto Teatro, partner responsabile di questa azione di progetto, stakeholder, capi villaggio, associazioni e la popolazione locale, in modo da raccogliere informazioni utili per sviluppare la rappresentazione. I dati necessari sono stati individuati attraverso interviste realizzate dai partner già nella fase di ricerca preparatoria e costruzione della strategia di comunicazione, sono stati intervistati i migranti potenziali, migranti di ritorno, griots, capi villaggio, direttori di scuola, insegnanti ed allievi di scuole secondarie e primarie. L’attività di raccolta dati non si è limitata all’Africa, si è voluto estenderla anche ai migranti residenti nei paesi dei partner del progetto: Spagna e Italia.

Anche per quanto riguarda l’autore dell’opera si è voluto fare riferimento a un importante performer africano: Ildevert Meda, riconosciuto in tutta l’Africa Subsahariana e vincitore nel 2009 del premio Afrique Grand Prix per il teatro francofono. Direttore artistico dello spettacolo sarà Luca Fusi, professionista del settore con un’ampia esperienza nel campo teatrale in collaborazione con una delle più importanti scuole di teatro del Sahel, il Centre Culturel Gambidi di Ougadougou, diretto da Kira Claude Guingane. Questo per voler sottolineare il valore panafricano che si vuole dare allo spettacolo proprio per ribadire come il problema migratorio non sia soltanto una questione maliana, ma che riguarda l’intero Sahel e guardando in avanti l’Africa intera come continente.

Lo spettacolo itinerante

Una volta stabilito lo staff, si è passati alla costruzione, piano di svolgimento e diffusione dell’attività. Seguendo l’agenda di produzione, questa seconda parte si è divisa in tre fasi di sviluppo. Nella prima fase, che va dal 24 novembre al 20 dicembre 2019, presso lo spazio GAMBIDI di Ouagadougou l’equipe di produzione insieme agli attori, ai commedianti maliani del gruppo Maaya e il responsabile artistico (Luca Fusi), creeranno la pièce teatrale.

La seconda fase riguarderà il debutto dello spettacolo che avverrà presso lo spazio culturale GAMBIDI dal 5 al 18 gennaio 2020.

L’ultima fase fa riferimento a la vera e propria tournee teatrale. Infatti, la prima rappresentazione avverrà dal 20 al 28 gennaio 2020 a Ouagadougu, per poi continuare con un tour teatrale di 4 settimane a partire dal 25 gennaio al 28 febbraio 2020 in Mali.

Il gruppo Maaya si occuperà della scelta dei luoghi dove portare lo spettacolo e le rappresentazioni saranno organizzate nel seguente modo: 5 spettacoli a Bamako di cui 2 al centro e 3 nelle periferie; 15 spettacoli a Kati di cui 1 nel comune urbano di Kati e 14 nei villaggi del Cercle coinvolti nel progetto.

L’organizzazione delle rappresentazioni a Kati e nei villaggi sarà di competenza dello staff di AwArtMali con il supporto fondamentale della ONG maliana Le Tonus, che curerà i momenti di animazione e dibattito nei luoghi delle rappresentazioni potendo così informare e sensibilizzare sui contenuti e con i metodi scelti, diffondere e realizzare la campagna di comunicazione TAMA365.